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18
Giu

IV edizione del festival STORIÆ, archeologia e narrazioni – settima giornata

STORIÆ, archeologia e narrazioni, alla sua settima giornata, ha attraversato Gli spazi della storia nella storia, accogliendo gli ospiti alla visita guidata gratuita del Museo Archeologico di Pithecusae all’interno del complesso Villa Arbusto. Conosciuta in tutta l’isola per la sua grandiosità sin dal Settecento, quando divenne residenza signorile del duca D’Atri. La Villa venne acquistata da Angelo Rizzoli (editore e produttore cinematografico) nel 1952, che la elesse come sua dimora, ristrutturando l’intero complesso. Il Museo Archeologico venne fondato nel 1947 da Giorgio Buchner e dal vulcanologo Alfred Rittman, per l’esigenza di esporre tutti i reperti rinvenuti negli scavi iniziati negli anni ‘50, che hanno portato alla luce i resti del più antico insediamento greco del Mediterraneo orientale.

La guida ha segnalato che i primi reperti ritrovati sul territorio ischitano e sulle isole pontine risalgono agli anni ‘30; Giorgio Buchner, archeologo che ha completamente donato la vita agli scavi della necropoli di Pithecusae, ha iniziato le sue ricerche a partire dal 1952. Nelle sue ricognizioni insieme ai contadini della Valle di S. Montano, si avvaleva del rapporto che aveva con essi, e si era reso conto che i conigli di fossa, scavando le loro buche, portavano alla luce dei frammenti. Il percorso storico del Museo inizia dal Neolitico medio superiore fino ad arrivare all’età Romana. Degna di nota, la sala numero 3, che contiene il celebre “krater naufragio”, un vaso tardo geometrico, utilizzato per il vino, decorato con una scena figurativa e la Coppa di Nestore, che ha le più antiche iscrizioni in versi greci del Mediterraneo occidentale.

Per la sezione “Mediterranei” sono intervenuti Amedeo VISCONTI (professore di Storia greca all’Università di Napoli S. Orsola Benincasa) Massimiliano LANZILLO (dottorando presso l’Università di Roma Tor Vergata), parlando dell’espansione coloniale greca nell’età arcaica (8-6 sec. a.C.) nel Mar Mediterraneo, che vede la nascita di circa 150 nuovi insediamenti disseminati per tutto il perimetro costiero del Mediterraneo (internamente le zone restavano sotto il controllo degli abitanti del luogo). Rilevanti i nostri insediamenti isolani delle correnti Euboiche (da Eubea l’isola più grande della Grecia) quali Pithecusae e Cuma.

Il bisogno di terre coltivabili, di nuove risorse per garantirsi nuovi sbocchi, furono il motivo delle spedizioni greche nel Mediterraneo, e la fondazione delle nuove poleis era una decisione pubblica, comunitaria. Questo modello di colonizzazione viene chiamato apecistico ed è a tutti gli effetti, un fenomeno di emigrazione: i greci erano obbligati a salpare nelle missioni di colonizzazione e venivano sradicati dalla loro patria natale e si ritrovavano costretti a ricostruirsi una nuova vita. Chi si opponeva era passibile di morte o di esilio. A questi lati “negativi” delle colonizzazioni, si aggiungeva imprescindibilmente che il rischio di incidenti in mare o naufragi erano all’ordine del giorno, senza dimenticare che tutto ciò era accompagnato dall’orrore della guerra e dalla paura. I greci che completavano la loro missione di colonizzazione, ricevevano dei lotti di terra di uguale forma o misura, dettaglio che fa comprendere che si cercava di mantenere una certa uguaglianza tra le genti . Una storia di conquiste a caro prezzo.

Nell’anniversario del 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Elio PECORA (Poeta, scrittore, drammaturgo ed amico di Pasolini), è intervenuto al Festival parlando della sua vitaera un poeta ed un cineasta che “irritava i pensanti portando guerra nei pensieri”.

Il padre discendeva da un’antica famiglia nobile della Romagna e la madre veniva da una famiglia di contadini friulani che si sono a poco a poco innalzati, col tempo, alla condizione piccolo-borghese. “Amava le poesie di Sandro Penna perché erano brevi e concentrate, mentre le sue erano l’opposto, ricche di parole incontenibili e di grande fiato”. La sua opera più famosa è “Le ceneri di Gramsci”, un libro di poesie nel quale Pasolini raccoglie in un unico volume 11 poemetti che furono scritti durante la sua permanenza nelle borgate romane, dove lui visse in compagnia della madre in condizione economiche difficili, mentre scriveva i suoi primi romanzi ambientati nelle borgate di Roma.

Pasolini rappresenta ancora oggi un punto fermo della cultura italiana e internazionale, grazie alla sua capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società contemporanea che ne fanno un autore tuttora originale e di grande attualità.

Gli appuntamenti di oggi Sabato 18 giugno

Laboratori di storiæ / ore 9:30 / Ischia Porto

Una vela sul mare

Escursione in veliero a cura della Lega Navale di Ischia*

Meeting point: biglietterie Medmar/Caremar

 

Laboratori di storiæ / ore 17:00 / Ischia, Teatro dei Burattini via E. Cortese

La storia sulle dita

Laboratorio di costruzione di burattini *

A cura del Teatro dei Burattini Ischiapuppets

 

Mediterranei / ore 18:00 / Ischia, Giardini della Torre del Molino

Fulvio DELLE DONNE (professore di Letteratura Latina medievale e umanistica all’Università della Basilicata

Giuseppe PERTA (professore di Storia Medievale all’Università S. Orsola Benincasa

Mediterraneo della mobilità. Itinerari marittimi e storie (in)crociate

Federico II e la crociata della pace di F. Delle Donne è edito da Carocci (2022).

La Vigilia della Crociata. Christianitas e Terra Santa di G. Perta è edito da Adda (2019).

 

Mediterranei / ore 19:30 / Ischia, Giardini della Torre del Molino

Paolo GIULIERINI (direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli)

Mediterraneo, il grande mare

Il Mediterraneo, mare fra le terre, è stato sempre un crocevia di culture, lingue, religioni che ne hanno fatto il cuore pulsante del Vecchio Mondo e, oggi, un luogo in bilico fra Oriente e Occidente.

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